lunedì 10 giugno 2024

Il Pulcinella guardiacaccia e le cucciarde del re

Ferdinando IV Borbone, detto Nasone. Il re Piccirillo lo chiamava Vanvitelli

Aveva otto anni quando, nel teatrino di Corte, assistette alla furia di Pulcinella, la sola implacabile, quando non gli lasciavano mangiare in pace la sua montagna di maccheroni: Arlecchino, racconta Vanvitelli, ne ebbe la testa fracassata, ciò che “piacque moltissimo a lo piccirillo". Ferdinando sarà detto il “re de’ maccaruni”.

…Il re cominciò a frequentare il San Carlino… Sul palcoscenico un Pulcinella guardiacaccia narrava di aver dato solenni bastonate a un cacciatore di frodo. “Ma quello è ‘o rre”, Disse un gendarme e fece per arrestarlo. “Peccato! Gli avrei chiesto due cucciarde”, gli rispose. Le cucciarde erano le allodole, che Ferdinando prediligeva inseguire, come annotava nel suo sterminato Giornale. Allora il re spostò la tenda e gridò: “Te li mannerò: te li mmanno”. E il giorno dopo n’ebbe un paniere.

Romeo De Maio - Pulcinella. Il filosofo che fu chiamato pazzo

Nessun commento:

Posta un commento