sabato 14 marzo 2015

Parole imbastite su poco


"...l'uso scolastico di dire un gran bene di capolavori che nessuno legge.

Insegnanti si sbracciano nella lode della 'Gerusalemme liberata', di cui conoscono solo qualche passo (non tutti i docenti, naturalmente: alcuni, molti).

Alunni, con parole appena più povere, tornano a tessere le lodi, durante l'interrogazione, di quell'opera sublime di cui - come i loro insegnanti - conosceranno per tutta la vita soltanto la morte di Clorinda.

Non si tratta naturalmente di una prassi solo scolastica: perché prendersela solo con la scuola? Il gioco del parlare con entusiasmo o con spregio di cose che non si conoscono è diffuso in tutti i gradi della piramide sociale."

Domenico Starnone

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