"... la lingua contemporanea mostra una tendenza, che è stata variamente spiegata, a ritrarre l’accento. Infatti molte parole formate da tre sillabe vengono spesso pronunciate come proparossitone (o sdrucciole) anziché parossitone (o piane), come sarebbe più corretto dal punto di vista storico: è il caso di edile, perone, salubre, utensile, microbi,valuto, cosmopolita, dissuadere, ecc., in cui la ritrazione dell’accento o ha vinto la partita sulla forma concorrente o comunque contrasta vivacemente la pronuncia tradizionale considerata tuttora quella corretta. La tendenza alla ritrazione si rileva anche nei forestierismi, specie nelle parole ossitone (il francesismo cognac è da decenni pronunciato cògnac e il Diktat tedesco è diventato dìktat), e coinvolge anche i nomi propri (soprattutto toponimi e cognomi), sia stranieri (Bagdad, Iran, il premio Nobel), sia italiani: il Friùli si sente spesso pronunciato Frìuli, il fiume siciliano Belìce, è diventato Bèlice da quando alla fine degli anni Sessanta, entrò nelle cronache televisive a causa del terremoto che sconvolse la sua valle, e il cognome dello scrittore Salgàri viene tuttora (erroneamente) pronunciato Sàlgari."
Paolo D'Achille
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