Esulino Sella; antifascista, giornalista, scrittore, anagrammista
... a cercar bene, ti sarà possibile cavare dalle lettere del tuo nome qualcosa che ti descrive più di una foto, ammicca impietosa a certe tue caratteristiche intime e segrete, mette in luce una tua rara, re(g)ale virtù. Certo, bisogna essere alquanto narcisi a star lì ore e ore con le letterine come i bambini stan lì a costruire le prime parole.
Sulle quali peraltro si può anche far della filosofia, se si pensa che esse, cioè i significanti, hanno una natura combinatoria e in fondo arbitraria davanti alla quale non di rado l’etimologista, per quanto provveduto, resta mutolo e vergognoso.
Alla fine (momentanea) di questo gioco, Sella confessa quanto segue: «Mi sono anagrammato finora 1918 volte.* Ma perché non vi sia ombra di presunzione, l’anagramma a cui sono più affezionato rimane L’Esule, l’asino (606), senza offesa, si intende, per il simpatico animale; una commedia in due anagrammi sintetizza certi trascorsi pagati di persona: Salì sul leone / e l’è sull’asino (604-5)».
Giampaolo Resentera
Giampaolo Resentera
*Gli anagrammi del suo nome e cognome saranno poi portati a 2001, in una pubblicazione successiva
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