domenica 1 maggio 2016

Il più antico carme abecedario

...Il più antico esempio di carme abecedario sembra essere il Psalmus contra partem Donati, composto da S. Agostino nel 393. Perché gli errori e i torti dei donatisti s'imprimessero nella mente del popolo, S. Agostino, com'egli stesso ci spiega, volle scrivere un carme che potesse essere facilmente imparato e cantato. Trascurò perciò le regole della versificazione dotta, e costrusse i suoi versi ritmicamente; vi applicò sistematicamente la rima (un'unica rima monosillaba in -e); e alle diverse strofe, divise da un ritornello, diede iniziali disposte in ordine alfabetico. Ritmo e rima si trovano dunque già in questo primo carme abecedario, come in gran parte di quelli che furono composti più tardi. Scrissero carmi abecedarî Commodiano, Sedulio, Venanzio Fortunato, Beda, Paolo Diacono, Paolino d'Aquileia, ecc. Molti, sacri e profani, ci son giunti senza nome d'autore. Fra questi, alcuni hanno interesse storico, come l'elogio della città di Milano, composto da un chierico milanese (circa 740); o l'invettiva d'un chierico veneziano contro le pretese del patriarcato d'Aquileia (circa 845); o l'imprecazione contro Benevento per la proditoria cattura dell'imperatore Ludovico II (871). Altri, come il ritmo Alexander puer magnus... (sec. IX), hanno importanza notevole per la storia delle tradizioni o delle leggende medievali

Angelo Monteverdi - Enciclopedia Italiana (1929)








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