Le “bevute visuali’’ descritte nei primi del Settecento dal conte Lorenzo Magalotti, fiorentino e accademico della Crusca.
“Lorenzo Magalotti raccontava di un uomo che a Madrid si faceva pagare per andare d’estate al capezzale di infermi febbricitanti e assetati, ai quali il medico aveva proibito di bere per non aggravare il male. L’uomo arrivava con una grande boccia di cristallo, appannata e grondante per il gelo dell’acqua, e la beveva tutta lentamente, a occhi chiusi, con ostentata soddisfazione. Ed era indicibile il meraviglioso senso di appagamento e delizia che pervadeva l’infermo davanti a queste bevute visuali.”
Lauretta Colonnelli
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