“Quando nell’Ottocento spaghetti e maccheroni diventarono finalmente un piatto popolare, i poveri di Napoli li mangiavano con le dita.
Dopo averli estratti dalla pentola con una forchetta di legno, li afferravano con le mani e, buttata all’indietro la testa e spalancata la bocca, ve li facevano scivolare dentro a cascata, senza curarsi del rischio di scottature
Del resto ‘’guai e maccaruni se voleno mangiare caudi caudi’’ ricordava un proverbio.”
Lauretta Colonnelli
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