Le manifestazioni, le epifanie di Dio sono molteplici. Solo che bisogna avere l’occhio limpido e capace di vedere. Lo ha ripetuto spesso Gesù: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio… Beati i vostri occhi perché vedono… Molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete… Se foste ciechi, non avreste alcun peccato, ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane!”.
Il nostro è per eccellenza il tempo del “guardare”. Abbiamo, però, perso la capacità di vedere, di contemplare. E così perdiamo la bellezza autentica delle cose e lo splendore di Dio che a noi si rivelano. L'appello del salmista è, al riguardo, suggestivo: “Contemplate (e in ebraico il verbo indica uno ‘scavo’ oltre la superficie) il Signore e sarete raggianti!” (Salmo 34,6).
Gianfranco Ravasi
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