sabato 7 settembre 2024

... I miei cani

… questo libro non sarebbe mai nato senza l'aiuto dei miei cani, senza le tante passeggiate che ho fatto con loro, in campagna, senza la visione del mondo che mi hanno consentito di avere.

Li ricordo tutti:  Boris, il cane nero dalle zampe di fuoco, il cane dell'avventura, che è stato la mia ombra per sette anni, e capiva i miei pensieri; Radu, elegantissimo, instancabile, irrefrenabile, che correva nell'erba alta saltando come un capriolo, nuotava accanto a me come una foca, e scalpitava come un cavallino quando lo costringevo a stare fermo; Rainbow, bellissimo, con le orecchie, il petto e la coda sfrangiati al vento, rosso mogano come il sole al tramonto; Namib, il cane che non abbaia, se non a volte quando dorme,  e forse sogna di andare a caccia di leoni, Nabib, esuberante come un ragazzino, che non sa fare più di tre passi con me senza darmi un colpetto col muso alla gamba o acchiapparmi una mano tra i denti. Spero di poterli incontrare tutti di nuovo, da qualche parte, in un altro mondo. 

Vincenzo Di Cataldo  A cosa serve il diritto



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