Tutti i giorni, sull'imbrunire, usciva di casa, scendeva a lenti passi la scalinata e se ne andava sotto gli alberi in atteggiamento meditabondo, le mani in tasca. Camminava a lungo sul muschio umido e molle, mentre una legione di corvi, accorsi da tutte le vicinanze per dormire appollaiati sulle alte cime, si dispiegava attraverso lo spazio, simile a un'immensa vela funerea ondeggiante al vento, gettando clamori violenti e sinistri. Talora si posavano, punteggiando di nere macchie i rami aggrovigliati nel cielo rosso, nel cielo sanguigno dei crepuscoli autunnali. Poi, d'un tratto, ripartivano crocidando spaventosamente e snodando di nuovo sopra il bosco il lungo festone scuro del loro volo. S’abbattevano infine sulle cime più alte e cessavano poco poco i clamori, mentre l'oscurità aumentante frammischiava le loro piume nere al nero dello spazio.
Maupassant La piccola Roque
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