"L'insegnante diventa davvero tale non quando ha ricevuto l'autenticazione del suo ruolo da un'istanza "fuori gioco", quale può essere un concorso o una sanatoria dopo anni di precariato, ma quando, dandosi da fare, riesce a ottenere la cooperazione degli allievi, che sono i soli che hanno il potere di rendere quel ruolo riconosciuto e riconoscibile."
"...il riconoscimento di ruolo dell'insegnante viene conferito da tutti coloro che "sono in gioco", quindi dagli studenti, dai colleghi, dai genitori. Nella scuola dei giochi non basta "entrare in ruolo" per avere un ruolo, questo ruolo, come in ogni gioco, lo si guadagna giocando. E se lo si perde, bisogna riguadagnarselo, per non essere messi "fuori gioco".
...nel gioco della scuola bisogna evitare che la competizione produca effetti di esclusione, perché, se lo fa, la scuola sta giocando un gioco che non è il suo, e quelli che si sentono "fuori gioco" non possono evitare di chiedersi: "Che ci facciamo qui?".
Umberto Galimberti
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