martedì 31 marzo 2015

Occhio a quel che non si vede!


"Nel giardino di una casa di campagna, visibile dal marciapiede esterno, un grosso signore con tanto di barba striscia accoccolato per il prato tracciando degli otto, mentre continua a guardarsi indietro e a fare ininterrottamente 'qua qua qua'. E' la descrizione che l'etologo Konrad Lorenz ci dà del proprio comportamento durante uno dei suoi memorabili esperimenti con gli anatroccoli (nella fattispecie, si era sostituito alla loro madre)."Ero molto compiaciuto", scrive, "dei piccoli che ubbidienti e precisi seguivano trotterellando il mio 'qua qua', quando ad un certo momento alzai gli occhi e vidi una fila di volti allibiti affacciata sopra la siepe del giardino: una intera comitiva di turisti mi guardava stupefatta". L'erba alta nascondeva gli anatroccoli e quello che vedevano i turisti era qualcosa del tutto inspiegabile, un comportamento veramente folle."

WATZLAWICK, BEAVIN, JACKSON - Pragmatica della comunicazione umana, pag 14


Un fenomeno resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto in cui il fenomeno si verifica. Se non si presta la dovuta attenzione al contesto, ci si espone al rischio di commettere più o meno gravi (o grossolani) errori di valutazione.

(Vedi anche l'esempio sulle volpi e i conigli selvatici descritto a pag. 13 del testo)

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