… ben per tempo, come ricorda Carlo Pascal, venne fondata ad Alessandria una cattedra di filosofia cristiana, che si trova menzionata col nome di scuola delle sacre parole, e alla quale appartenevano Clemente e Origene.
Ammonio Sacca, Plotino, Porfirio, Giamblico, Olimpiodoro, Proclo, Marcione, Filone, Sinesio, Eunapo, Teofilo, Eudesio, Crisanto, Giuliano imperatore e filosofo, Massimo di Tiro, creano in Alessandria scienze e problemi della mente e della vita, tuttora presenti e grevi nella moderna società.
Ipparco aveva scoperto le precessioni degli equinozi; Eratostene misurava la terra, Tolomeo infine e Strabone avevano raggiunto la massima fama scientifica, fissando quegli un sistema astronomico, il quale doveva durare mille e duecento anni, accettato dalla Chiesa Romana e da Dante, descrivendo questi, secondo lo stato della scienza del tempo, la Terra intera.
E d'Alessandria furono Euclide, geometra; Cresibo, Erone e Apollonio, fisici.
Insieme al Museo per l'insegnamento, v'erano giardini zoologici e botanici, sale di anatomia per la scuola di medicina…
La Biblioteca, descritta in tante opere antiche e moderne, sarebbe stata distrutta, secondo la leggenda, dal califfo Omar; mentre sembra che autori di tanto disastro per la civiltà siano stati Cesare, prima, in maniera affatto casuale, e poi, coscientemente, Teofilo vescovo, il quale fu distruttore parimenti del tempio meraviglioso dedicato a Serapide e di altri monumenti della civiltà greco-orientale.
Augusto Agabili Ipazia
Nessun commento:
Posta un commento