A quell'ora - erano le undici - avrei trovato un solo posto dove comprare libri e fare anche due chiacchiere. L'Osteria del caffellatte, che nonostante il nome è una libreria.
Apre la sera alle dieci e chiude la mattina alle sei. Il libraio - Ottavio - è un ex professore di liceo con l'insonnia cronica. Aveva tenacemente detestato il suo lavoro di professore per tutti gli anni in cui era stato costretto a farlo. Poi una vecchia zia, senza figli, senza altri parenti, gli aveva lasciato soldi e un piccolissimo palazzo in pieno centro. Pian terreno e due appartamenti, uno sull'altro. L'occasione della sua vita, presa al volo e senza esitazione. Era andato ad abitare al secondo piano. Al pian terreno e al primo piano ci aveva fatto una libreria. Siccome di notte non poteva dormire si era inventato quell'orario. Assurdo, avevano detto in molti, e invece aveva funzionato.
C'è gente a tutte le ore, all'Osteria del caffèllatte. Non molta, ma a tutte le ore. Tipi strani, ovviamente, ma anche, soprattutto tipi normali. Che poi sono i più strani di tutti se li trovi a comprare libri alle quattro del mattino.
Ci sono tre tavolini e un piccolo banco da bar. Se ne hai voglia puoi bere qualcosa e mangiare una fetta delle torte che Ottavio prepara il pomeriggio, prima di aprire. La mattina presto puoi fare colazione con le stesse torte e il caffèllatte. Se ti trovi in libreria al momento della chiusura, lui ti regala la torta avanzata, ti dice ci vediamo domani, chiude e poi, davanti all'ingresso, si fuma l'unica sigaretta della giornata. Dopo va a farsi un giro per la città che riprende vita e quando gli altri cominciano a lavorare lui se ne va a dormire, perché di giorno ci riesce.
Gianrico Carofiglio - Ragionevoli dubbi
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