… Ricordate il caso di D'Alema e di Forattini condannato per averlo raffigurato con il bianchetto in mano? O il caso più antico di Guareschi che andò in prigione per aver caricaturato Saragat, noto bevitore, scortato da due corazzieri/bottiglioni?
E prima ancora il grande caricaturista ottocentesco Philippon che aveva disegnato Luigi Filippo in forma di pera?
Quali sono i limiti dell'umorismo e della satira? Di cosa si può ridere e di cosa no? Che cosa si può dissacrare e cosa no? Io sostengo che si possa e si debba ridere e dissacrare tutto, ma proprio tutto.
Gualtiero Schiaffino
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