domenica 16 febbraio 2025

Le molte opere in cui appare Borges

… la prima pagina di Le parole e le cose di Michel Foucault, che cita una famosa enciclopedia cinese (immaginata da Borges) in cui gli animali sono suddivisi in un certo numero di incongrue categorie, come quelli “appartenenti all'imperatore” e quelli “che da lontano sembrano mosche”; il personaggio del bibliotecario cieco e criminale che sotto il nome di Jorge da Burgos abita la biblioteca del monastero nel Nome della rosa di Umberto Eco; l'ammirato e illuminante riferimento al testo borghesiano del 1936 I traduttori delle “Mille e una notte” in Dopo Babele, il pionieristico libro di George Steiner sulla traduzione; le ultime righe di Nuova confutazione del tempo, pronunciate dalla macchina morente  in Alphaville di Godard; la fisionomia di Borges che si confonde con quella di Mick Jagger nella sequenza conclusiva di Sadismo, il poco riuscito film di Roeg e Camlmel del 1970; l'incontro con il Vecchio Saggio di Buenos Aires nel libro di Bruce Chatwin In Patagonia in Dead Man's Chest di Nicholas Rankin…

Da Foucault a Steiner, da Godard a Eco al più anonimo dei lettori, siamo tutti eredi dell'immensa memoria letteraria di Borges.

Alberto Manguel  Con Borges




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