mercoledì 15 gennaio 2025

‘C’era stata l’amnistia…’

Mi ha detto la Pachiochia che donna Armida un tempo era ricca, ricca assai. Viveva in un palazzo al Rettifilo con la servitù. Confezionava i vestiti alle meglio signore della città e teneva conoscenze. Il marito, Don Gioacchino Saporito, stava quasi quasi per comprarsi l'automobile. Secondo la Zandragliona, però, donna Armida si era fatta strada leccando i piedi, con rispetto parlando, ai fascisti. Poi, quando il fascismo cadde, lei tornò magliara, proprio come aveva iniziato. Il marito, che era stato un pezzo grosso, fu arrestato e interrogato. Tutti si aspettavano una punizione: una condanna, la galera. Invece poi non se ne fece più niente. Disse la Zandragliona che c'era stata l'amnistia. Che è come quando mia mamma Antonietta scoprì che avevo rotto la zuppiera per i maccheroni che le aveva lasciato la buonanima di sua madre Filumena, pace a lei e salute a noi, e allora mi disse: "Levati davanti agli occhi miei sennò ti uccido di mazzate". E io me ne scappai dalla Zandragliona e non mi feci vedere per due giorni. Il marito fascista di Don Armida fu lasciato libero, se ne tornò a casa e nessuno gli disse più niente. Adesso fanno i magliari dentro un basso, nel vicolo a fianco al mio. 

Viola Ardone  Il treno dei bambini



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